Esselunga, bilancio 2016: ricavi + 3,1 % (superati i 7,5 miliardi) nonostante un calo medio dei prezzi dell’ 1,1 %. Clienti + 4,4 %. Margine operativo lordo + 5,6 % ovvero l’ 8,7 % del fatturato, un record nella Grande Distribuzione, non solo italiana. Assunzioni + 811 unità, di cui 93 % con contratto a tempo indeterminato.
Quando, tanti anni fa, studiavo alle Harvard business school, un prof (bravissimo!! Gary Loveman – a proposito, leggete il suo articolo “Putting the Service-Profit Chain to work”) diceva che per valutare una azienda, alla fine, bisogna vedere se cresce la base clienti, se assume nuove persone e se fa utili.
Come Esselunga, caso da manuale, specialmente in un mercato “turbolento”.
Riprendiamo la solita vecchia domanda: ma è così difficile mettere il latte (e la Nutella…) vicino ai biscotti? Traduzione: perché non riusciamo a strutturare l’offerta in funzione dello shopper?