Nei primi giorni di Gennaio Dialogica ha partecipato, assieme al partner USA (Cambridge Retail Advisor) a NRF, il più importante evento fieristico nel mondo Retailer.
Nuove tecnologie, conferenze, visita agli store: una full immersion e una finestra sul futuro della distribuzione. Alcune impressioni.
Se è scontata l’attenzione all’e-commerce meno ovvie sono le riflessioni emerse: i servizi erogati, molto costosi, non sono economicamente sostenibili. Quindi si può prevedere una modifica delle condizioni di fornitura (più onerose per i clienti).
L’uso dei dati dell’e-commerce (molto dettagliati e precisi) ha fatto capire che la currency per la creazione del valore è il dato che descrive lo shopper, il suo percorso di acquisto, le sue scelte finali.
Il dato deve essere preciso, molto dettagliato, anche nel punto vendita fisico. Si ammette che la conoscenza dello shopper che compra in negozi fisici è del tutto insufficiente.
Da qui il fiorire di “prove di nuove tecnologie” per gli store: gli scopi: ridurre il personale (un aspetto molto critico data la difficoltà a reperire addetti alle vendite in store) e accrescere la conoscenza dei clienti.
Quest’ultimo aspetto ha portato allo sviluppo di nuove tecnologie (la maggior parte delle quali inutilizzabili in Italia per la legge sulla privacy): spesa “contactless”, scanner di scaffale per ridurre gli out of stock, boom della comunicazione digitale in-store.
Bello ma di fatto un grande showdown dei produttori di tecnologia: le soluzioni sono molto costose, richiedono una rivoluzione degli spazi espositivi e devono ancora dimostrare nei fatti di aumentare la conoscenza dei comportamenti di acquisto dei consumatori.
Abbiamo preparato un report completo che potremo condividere con chi ce lo chiederà.