Tutti sanno che un fuori banco fa aumentare il sell-out. Spesso viene utilizzato in concomitanza con i tagli prezzo. La cosa può avere più o meno senso, può cioè produrre forti aumenti di sell-out.
A che prezzo? Con quale ritorno sull’investimento? (spesso molto elevato)
Ne abbiamo parlato durante il webinar di martedì 22 marzo, analizzando i risultati di una survey fatta con Immediando nei punti vendita della distribuzione. In almeno il 30 % dei casi le posizioni fuori banco non producono risultati adeguati all’investimento. Abbiamo misurato attività di FB senza tagli prezzo che portano aumenti del sell-out dal 40 a più del 100 % rispetto a quanto venduto normalmente a scaffale. La differenza fra i due estremi comporta un ritorno sull’investimento o una perdita secca di denaro (e di volumi).
Il vero problema è la misurabilità, che deve essere precisa, individuando quanto sell-out aggiuntivo (vero e dettagliato) generano gli espositori in diversi punti degli store rispetto a quanto venduto normalmente da scaffale.
Le differenze di volume degli espositori (anche della stessa marca) dipendono dalla posizione in store e dalla creatività. E’ quindi necessario mappare le posizioni in store per dare indicazioni precise ai merchandiser, per trattare correttamente con il trade, per non sprecare risorse.
Per coloro che non avessero assistito al nostro webinar: potete contattarci per approfondire l’argomento.