Il consumatore a Natale ci dirà come sarà il 2022: approfittiamone

Il prossimo Natale sarà diverso. Non solo per l’allentamento della pandemia, per la crescita inaspettata dell’economia e dei consumi. Sarà anche un “laboratorio” per capire come saranno, e come eventualmente cambieranno, i consumi negli anni di ripresa post Covid.

Non è un Natale ordinario, ma straordinario. Dai comportamenti di acquisto dei consumatori potremo trarre la linfa per pianificare le strategie e le azioni per l’anno a venire. Molti mercati stanno ancora godendo dell’onda lunga post Covid, altri vivono dinamiche molto contrastate. Perché? Per quanto tempo?

Per facilitare la pianificazione e l’execution dei piani 2022 proponiamo un osservatorio in punti vendita reali per capire:

  • L’interesse dei consumatori per le categorie e i prodotti (anche con confronto, ove possibile, con dati pre Covid).
  • La loro propensione all’acquisto, il vero effetto di volantini (cartacei e digitali) e promozioni.
  • La scelta dei prodotti davanti allo scaffale: quali si considerano e quali si scartano (ove possibile con benchmark pre Covid).
  • Quali prodotti sono preferiti, cioè osservati, toccati, comprati, dagli shopper (ove possibile con benchmark pre Covid). Questo dato è della massima importanza perché permette di misurare il vero “attaccamento” ad una marca rispetto ai competitors e quali cambiamenti abbia portato la pandemia.

Sarà anche possibile misurare, testare, provare, modalità di esposizione e, più in generale, di presentazione dei prodotti: facciamo qualche esempio:

  • Qual è la posizione più efficace a scaffale per il mio prodotto? (Non sempre è quello che si pensa…).
  • Quanti facing rendono il mio prodotto visibile, e quanto la visibilità impatta sul venduto?
  • L’investimento per i FB ha un vero ritorno? Ovvero, in FB vendo molto di più, ma quanto cannibalizzo le vendite a scaffale?
  • Quanto è percepita e gradita dai consumatori una svolta (un prodotto, una confezione) green? Possiamo inserire i prodotti direttamente a scaffale e misurare attenzione visiva, interesse, acquisto, cannibalizzazioni etc.
  • Altri strumenti, cravatte, espositori, sono davvero attrattori di attenzione per la mia marca? Quanto aiutano il sell-out?
  • La creatività, e in generale tutta l’attività di comunicazione in store, quanto impattano sull’attenzione e sul sell-out?

Queste ed altre possibilità sono offerte alle marche: dalla fine del mese di novembre saremo in veri punti vendita con le nostre tecnologie per dare alle marche risposte concrete e facilmente implementabili.

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