Come annunciavamo nel post precedente analizziamo in breve i risultati dell’articolo “programmazione della spesa e nuovi confini dello shopper marketing” (Bellini, Cardinali, Grandi).
Dalla ricerca emerge che:
Il 38 % dei consumatori prepara una lista della spesa.
Il 15 % consulta un volantino cartaceo.
l’ 8 % quello on-line.
Il 21 % confronta volantini di diverse insegne.
Il 6,5 % usa aggregatori on-line per il confronto fra offerte.
Questi dati descrivono comportamenti e modalità di spesa diverse e presentano almeno quattro tipologie di shopper distinte:
Non programmati: non programmano la spesa (60 % circa)
Programmati tradizionali: programmano la spesa e consultano volantini cartacei (15 % circa)
Programmati migranti: attenti al prezzo e migranti in funzione delle offerte (21 % circa)
Programmati digitali: programmano la spesa usando l’on-line (15 % circa)
E’ interessante notare che il 60 % non programma la spesa: i dati di varie fonti stimano che circa il 70 % delle decisioni di acquisto avviene nel punto vendita. Secondo l’esperienza di Dialogica, forte di un database con più di 13 milioni di shopper profilati per caratteristiche e acquisti, tale dato è piuttosto sovrastimato. Comunque, una quota maggioritaria degli shopper può essere guidata e influenzata dagli stimoli ricevuti nei punti vendita. Vi rimandiamo ad alcuni post già pubblicati (https://dialogica.it/blog/2017/09/07/acquisti-di-impulso-e-avancasse/ – https://dialogica.it/blog/2017/04/04/come-convertire-gli-shoppers-potenziali-in-attuali/) per avere ulteriori dettagli e per capire come è possibile incrementare il sell-out con pochi, semplici interventi.
Un secondo aspetto emerge dalla ricerca in modo prepotente: la percentuale di coloro che consultano un volantino (o usano aggregatori) on line è equivalente a quella di coloro che guardano un volantino cartaceo.
Domande per i retailer (e per le marche): perché un numero crescente dei nostri studenti al Master in marketing fa la spesa on line? Perché le vendite on line dell’alimentare sono cresciute nell’ultimo anno del 43 % fino ad arrivare allo 0,5 % del totale food & grocery? Il dato della ricerca che citiamo non fa che confermare un trend a dir poco tumultuoso.
Morale: esiste un ampio margine di miglioramento della shopper experience (e del sell-out) nei negozi fisici attraverso semplici azioni. Meglio prendersi cura dei clienti prima che scappino verso altri lidi “digitali”.
In un prossimo post analizzeremo dal database Dialogica l’efficacia dei volantini.