La comunicazione in store può avere effetti sull’equity della marca? Si? Come?

La comunicazione serve a vendere di più. Il punto vendita è un vero e proprio media. Affermazioni vere e condivisibili al punto tale da far aumentare gli investimenti in comunicazione nei punti vendita anno dopo anno.

Ciò che é evidente, alcune volte può essere oscuro, intendendo con ciò che a volte dei fenomeni sono difficili da misurare.

Quantificare l’efficacia della comunicazione in-store sul valore della marca è però fondamentale. Checché se ne dica in Azienda, il compito della comunicazione, oltre ad stimolare l’acquisto, è soprattutto (se si vuol lavorare per costruire marche e non prodotti effimeri) costruire valore duraturo (quindi economicamente sostenibile) per la marca.

Come al solito vediamo un caso. Attività in store di sicuro impatto: l’attenzione alla comunicazione, misurata con i sensori di Dialogica su 13.800 shopper intercettati direttamente negli store, ha un incremento di 10 punti percentuali rispetto ad altre posizioni misurate e con comunicazione “basica”.

L’equity della marca, rispetto al principale competitor, cresce di 3 punti.

Quindi la buona comunicazione attira gli shopper e aumenta il valore della marca, proprio nel momento dell’acquisto. Pertanto è vitale verificare l’efficacia di espositori, scaffali, display, ma anche di cartelli, campagne tv in store per migliorare i risultati futuri.

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